Onda Libera

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Nella stalla del Cioni continua a capitare di tutto. Benigni prima disquisisce con i soliti Monna e Donatella sulla parità tra uomo e donna, poi si cimenta con Guccini in una sfida tra canzoni d’amore dedicate alle mucche; alla fine i tre conduttori si addormentano, e anche il l...

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Settembre 2024
Alla fame, per l’ultima puntata Benigni deve vendere gli animali della stalla, gli strumenti musicali nonché gli abiti del coro, retrocesso a playback. Sopraggiunge infine l’americana Prudence (in realtà un’inviata di Mike Bongiorno) le cui “sigarette ecologiche” rendono ancor più sconclusionate le dissertazioni del Cioni…
Nella stalla del Cioni continua a capitare di tutto. Benigni prima disquisisce con i soliti Monna e Donatella sulla parità tra uomo e donna, poi si cimenta con Guccini in una sfida tra canzoni d’amore dedicate alle mucche; alla fine i tre conduttori si addormentano, e anche il loro sonno è popolato di incubi televisivi…
Alla fame, per l’ultima puntata Benigni deve vendere gli animali della stalla, gli strumenti musicali nonché gli abiti del coro, retrocesso a playback. Sopraggiunge infine l’americana Prudence (in realtà un’inviata di Mike Bongiorno) le cui “sigarette ecologiche” rendono ancor più sconclusionate le dissertazioni del Cioni…
Benigni/Cioni Mario, affiancato nella strampalata conduzione dal ruspante Monna (Carlo Monni) e dalla valletta Donatella (Valmaggia), improvvisa una televisione anarcoide e contadina: l’improbabile notiziario, il coro che canta per le mucche, nudità solo annunciate ed ospiti del calibro di Francesco Guccini…
L’emittente clandestina del Cioni torna ad occupare le frequenze della Rai (che di tanto in tanto cerca di riprendersele): lo sgangherato conduttore sproloquia di operai, padroni e parolacce, rivendicando davanti al pubblico la serietà del programma, mentre la neve cade fitta sul “coro proletario” dello studio/stalla…
Benigni/Cioni Mario, affiancato nella strampalata conduzione dal ruspante Monna (Carlo Monni) e dalla valletta Donatella (Valmaggia), improvvisa una televisione anarcoide e contadina: l’improbabile notiziario, il coro che canta per le mucche, nudità solo annunciate ed ospiti del calibro di Francesco Guccini…
L’emittente clandestina del Cioni torna ad occupare le frequenze della Rai (che di tanto in tanto cerca di riprendersele): lo sgangherato conduttore sproloquia di operai, padroni e parolacce, rivendicando davanti al pubblico la serietà del programma, mentre la neve cade fitta sul “coro proletario” dello studio/stalla…
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